Virgilio 28 Gennaio 2020

Chissà quante volte ci sarà capitato di sentire espressioni del tipo: ‘L’Italia è un museo a cielo aperto’; effettivamente dobbiamo riconoscere che queste parole sono davvero azzeccatissime. Se infatti pensiamo non solo alle opere d’arte di vario genere ma apriamo un attimo gli orizzonti delle nostre vedute, ci rendiamo conto che, a totale conferma di ciò, anche un semplice borgo antico o una cittadina tanto vetusta da aver fatto veramente storia può considerarsi un piccolo museo, magari piccolissimo… ma comunque di grande valore.

E’ per questo motivo che sono davvero tantissimi i luoghi considerati ‘mostre naturali perenni’ nel nostro bel paese e che non si può assolutamente fare a meno di visitare se si ha la fortuna di essere in vacanza in Italia. Non basterebbero 1000 pagine di un libro per parlare un po’ più dettagliatamente di ognuna di loro; qui di seguito tenteremo di individuarne alcune tra le tante, ma il consiglio migliore resta sempre quello di girare il più possibile una volta che si è lì.

Lessico italiano, storie e volti del nostro paese

Questa interessantissima mostra allestita nelle sale del complesso del Vittoriano in Roma intende dare risalto al significato di essere italiano oggi, utilizzando storie, immagini e personaggi che hanno in qualche modo lasciato il segno e caratterizzato l’identità nazionale.

Articolata in ben sette differenti sezioni, questa rassegna mette il visitatore in condizione di partecipare emotivamente a quello che vede e che ascolta; attraverso le parole dei maggiori poeti e scrittori italiani infatti (Petrarca, Boccaccio, Dante Alighieri), e con il supporto di realtà virtuali in cui si può immergere utilizzando tutti i sensi, egli potrà percorrere un suggestivo cammino in cui risaltano dialetti, simbologie, usi e costumi antichi che hanno contribuito a formare l’intero paese.

Crypta Balbi

Antico complesso di edifici storici annesso al teatro Balbo di Roma, la Crypta Balbi è oggi una delle sedi del Museo Nazionale Romano, ed è letteralmente racchiuso all’interno del quadrilatero formato da Via delle Botteghe Oscure, Via dei Polacchi, Via dei Delfini e Via Caetani; questo complesso ha una lunga storia fatta di vari insediamenti ed usi ai quali è stato destinato nel tempo, ed il suo grande valore patrimoniale edilizio è recentemente stato acquisito dallo stato (1981).

Crypta Balbi vuole quindi essere una sorta di museo di archeologia urbana nato a testimonianza dell’evoluzione di quell’area cittadina, delle varie influenze che ha subito nei secoli, e delle diverse destinazioni d’uso che gli furono date; l’esposizione è molto ben curata e si prefigge, mediante l’uso di reperti e documenti rinvenuti sul posto, di descrivere dettagliatamente anche il contesto storico nel quale si trovava. Nell’anno 2013 è stata una delle mete turistiche più gettonate d’Italia con circa 250.000 visitatori.

I musei Vaticani

Nati nel secolo XVI per volere di Giuliano della Rovere (papa Giulio II), i Musei Vaticani sono oggi luogo di custodia di una delle più grandi e vaste raccolte d’arte di tutto il mondo, esponendo la grandissima collezione di opere d’arte di ogni genere accumulate nei secoli dai vari papi che si sono succeduti.

Anche se giacciono in territorio vaticano, l’ingresso vero e proprio dei musei si trova in terra italiana, nella città di Roma,… manco a farlo apposta in Viale Vaticano 6.
La storica dell’arte e museologa italiana Barbara Jatta presiede attualmente questo complesso che oggi può contare su un’affluenza di circa 7 milioni di visitatori all’anno, e che vanta tra le opere d’arte di maggior rilievo facenti parte del suo ‘percorso culturale’ la Cappella Sistina, gli affreschi di Michelangelo e Raffaello presenti in alcune mansioni papali, la Pinacoteca vaticana, ed una collezione d’arte religiosa moderna con molte opere di Van Gogh, Matisse, Dal’, De Chirico e Gauguin.

Il complesso del Vittoriano

Sul fianco settentrionale del colle del Campidoglio a Roma, più precisamente in Piazza Venezia, si erge maestoso il complesso monumentale del Vittoriano conosciuto anche (erroneamente) come Altare della Patria, e costruito tra il 1885 ed il 1935 dagli architetti italiani Pio Piacentini ed Ettore Ferrari ed ‘ottimizzato’ poi da Giuseppe Sacconi.

Di carattere assolutamente risorgimentale, è considerato una vera e propria icona di rappresentazione della nazione italiana unita grazie a Vittorio Emanuele II di Savoia, a cui è praticamente dedicato. Il monumento al Milite Ignoto, la Vittoria alata, la statua equestre di Vittorio Emanuele II ed il Leone alato sono soltanto alcuni dei monumenti storici presenti al suo interno e che vale sicuramente la pena visitare almeno una volta nella vita.